claudiostar |
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| Devo dire che non la conoscevo. L'introduzione della Pivano spiega perfettamente l'idea provocatoria, e c'è da aggiungere che come spesso accade gli artisti anticipano, sono avanti. E spesso i movimenti organizzati sono indietro, di solito specialmente per l'ottusità dei propri leader. Un ultra-comunista come Pasolini non ebbe difficoltà a schierarsi contro gli studenti e a favore dei poliziotti, sottolineando che i veri proletari erano loro. Ovviamente così come Pasolini provocava per sottolineare la distanza del movimento studentesco, estremamente idealista, dalle contingenze reali, così anche questa poesia va interpretata nella giusta maniera. Ovvio che la bomba atomica faccia più paura, e non solo perché una basta per una città e più, ma perché il timore di una guerra nucleare che estingua la specie umana è sicuramente maggiore del timore di una morte in qualsiasi altro modo. D'altronde è il controsenso che sembra insito un po' ovunque nelle dimostrazioni umane, non so quanti anti-abortisti hanno fatto irruzioni in ospedali uccidendo a casaccio a detta loro "per preservare la vita", quanti uomini hanno intrapreso guerre in nome di dio...
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